Ci sono libri che nascono in silenzio, con la stessa delicatezza di un pensiero profondo. Aurora. Tra le spine della rosa scarlatta è uno di questi. Il romanzo d’esordio di Edoardo Lughi parla dell’adolescenza, ma non si limita a descriverla: la attraversa, la interroga, ne scompone i contorni per restituirci qualcosa di più vero.
Ambientato tra la Romagna e qualche gita fuori porta, il libro racconta un passaggio. Non solo quello dalla giovinezza all’età adulta, ma anche quello tra chi si è e chi si potrebbe diventare.
Diventare adulti è un percorso a tentativi. Non è una condizione che raggiungi in un attimo. Non c’è un’età. Se vogliamo vedere la vita come un blocco di marmo, diventare adulti è l’insieme di scalpellate che ti rendono quello che sei. È un concetto ancora nebuloso per me, ma mi sono avvicinato a capirlo meglio scrivendo questo libro, che in realtà fa parte di una serie di quattro libri, intitolati ai quattro momenti del giorno.
Edoardo Lughi
Con uno stile diretto ma mai superficiale, Edoardo Lughi riesce a raccontare emozioni complesse con una voce limpida, capace di coinvolgere anche chi all’adolescenza è ormai lontano. Non c’è giudizio, non c’è nostalgia edulcorata. Solo il tentativo onesto di capire: chi siamo, chi potremmo essere, chi scegliamo di diventare quando il mondo attorno a noi sembra volerci spingere in una direzione sola.
Il titolo non è casuale: Aurora è un’alba, una promessa, ma anche un momento fragile, in cui luce e ombra si incontrano. La rosa scarlatta che compare nel sottotitolo ha le spine, sì, ma anche il coraggio di fiorire. E forse è proprio questo il centro del romanzo: la bellezza del diventare grandi, pur tra mille incertezze.
Durante l’adolescenza bastano una delusione o un incontro inaspettato per scoprire che l’anima ha un contorno sfumato e gli approcci alla vita sono infiniti.…
Leggi la descrizione completaEdoardo Lughi è nato a Faenza nel 1996. Cresciuto a Marzeno, ha vissuto a Torino e, come spesso accade a chi ha fame di storie, oggi viaggia molto: si sposta per lavoro in Italia e all'estero, coltivando quella curiosità che lo accompagna fin da bambino. Ha studiato Lingue, Culture e Società dell’Asia e dell’Africa mediterranea, poi ha conseguito un master in China & Global Studies. Per lui, la scrittura è uno spazio di riflessione, osservazione, memoria.
Parlando di Aurora, in un’intervista rilasciata al settimanale Il Piccolo, descrive il libro come «un romanzo sull’età adulta, sull’essere apprendisti prima ancora che maestri». Un’idea che torna più volte in quel percorso fatto di incontri e inciampi che forma ogni vera crescita.
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Il viaggio di Aurora non si è fermato alla carta stampata. Dopo la pubblicazione del romanzo nel 2022, Edoardo e White Line hanno deciso di creare qualcosa che potesse coinvolgere le nuove generazioni: un concorso letterario per stimolare la scrittura creativa tra gli studenti delle scuole superiori.
Il concorso si chiama proprio come il romanzo, e rappresenta un invito a raccontarsi e mettersi in gioco. Una nuova pagina che si apre, in continuità con quello stesso spirito di ascolto e scoperta che attraversa tutto il libro.
Scopri di più sul concorso Aurora
A chi ama perdersi tra la natura e i propri pensieri; a chiunque stia vivendo una fase di smarrimento, e crede di dover scegliere tra l’autenticità e l’adattamento.